Entrata in vigore della legge “Salvamare”

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La legge 17 maggio 2022, n. 60 (Disposizioni per il recupero dei rifiuti in mare e nelle acque interne e per la promozione dell’economia circolare, c.d. legge SalvaMare) è stata pubblicata nella G.U. 10 giugno 2022, n. 134.

Tale legge reca disposizioni che, in parte, completano quanto previsto dalla disciplina recentemente introdotta dai decreti legislativi nn. 196 e 197 del 2021.

Al fine di frenare il consumo di plastica monouso e il marine litter, l’UE ha emanato la direttiva 2019/904/UE sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente. Tale direttiva si applica ai prodotti di plastica monouso elencati nell’allegato alla direttiva stessa, nonché ai prodotti di plastica oxo degradabile e agli attrezzi da pesca contenenti plastica. Le nuove regole dettate dalla direttiva prevedono, in particolare:

– l’adozione di misure per conseguire una riduzione ambiziosa e duratura del consumo dei prodotti di plastica monouso e, in particolare, il divieto di immissione sul mercato dei prodotti di plastica monouso elencati nella parte B dell’allegato (bastoncini cotonati, piatti e posate, cannucce, agitatori per bevande, contenitori per alimenti e bevande e relativi tappi e coperchi, …) e dei prodotti di plastica oxodegradabile;

– specifici requisiti dei prodotti e di marcatura degli stessi;

– regimi di responsabilità estesa dei produttori riguardanti i costi di rimozione dei rifiuti;

– obiettivi di raccolta differenziata per il riciclaggio delle bottiglie di plastica del 77% entro il 2025 e del 90%    entro il 2029.

La direttiva 2019/883/UE sugli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi ha introdotto rilevanti novità. In particolare, l’art. 2 della direttiva prevede l’inclusione, tra i rifiuti delle navi assoggettati alle disposizioni della direttiva, anche dei “rifiuti accidentalmente pescati”, che a loro volta sono definiti come i “rifiuti raccolti dalle reti durante le operazioni di pesca”.

In particolare, la legge “Salvamare” stabilisce, al fine di ridurre l’impatto dell’inquinamento marino derivante dai fiumi, che le Autorità di bacino distrettuali introducano, nei propri atti di pianificazione, misure sperimentali nei corsi d’acqua dirette alla cattura dei rifiuti galleggianti.

Si affida al Ministero della transizione ecologica (MiTE) l’avvio di un programma sperimentale triennale di recupero delle plastiche nei fiumi, autorizzando la spesa di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024.

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