Una chiazza nera ha invaso le acque del porto di Trapani. La Capitaneria di Porto ha accertato la presenza di idrocarburi e sulle cause dello sversamento o dei responsabili si sta indagando. Immediatamente è scattato il piano antinquinamento con la dichiarazione da parte della Capitaneria di emergenza locale. E grazie al tempestivo intervento sono state attivate immediatamente le necessarie procedure, evitando il peggio. L’inquinamento è stato prontamente contenuto isolando l’area impedendo soprattutto che raggiungesse il vicino “Canale di mezzo”, una delle vie di accesso delle acque all’interno della Riserva Naturale delle saline di Trapani e Paceco, che avrebbe messo seriamente a rischio le numerose specie vegetali ed animali ed habitat oggetto di tutela oltre che lo stesso sistema produttivo delle saline.
Sul posto sono intervenuti a salvaguardia del mare e della Riserva Naturale i mezzi della Castalia che, nell’ambito del contratto con il Ministero della Transizione Ecologica ha operato con il coordinamento della Capitaneria di Porto. Il personale della Castalia ha operato per due giorni con il mezzo navale d’altura “Falisca”, dislocato a Trapani e con l’unità navale costiera proveniente da Marsala “Supergabbiano 7”, necessario per operare in acque basse.